regoli Scrive "
Le imprese che stanno affrontando, o che dovranno affrontare nei prossimi anni, il passaggio generazionale sono moltissime, se non gestita adeguatamente, la crisi (intesa come momento di passaggio) può influire pesantemente sulla salute della stessa economia. Si pensi, infatti che la percentuale delle imprese che nei prossimi 10 anni dovranno affrontare il problema del passaggio nel territorio interprovinciale (Ascoli Piceno-Fermo) è del 40% sul totale delle aziende presenti. Nella Regione Marche sono il 43% del totale gli imprenditori con più di 60 anni di età ed il 68% quelli che dichiarano di voler cedere l'azienda a uno o più discendente/i ma il dato più rilevante è che l'80% degli imprenditori in fase di passaggio, considerano questo come un momento difficilissimo per l'azienda e dunque gestibile con grandi difficoltà o, addirittura, impossibile da gestire......(segue)
La maggiore criticità sta nel fatto che nelle piccole e medie imprese marchigiane, solitamente, è l’imprenditore, insieme alla sua famiglia, che gestisce l’azienda a trecentosessanta gradi rendendo indispensabile la sua presenza in ogni fase di produzione/erogazione del bene/servizio, mentre nelle imprese più grandi la struttura manageriale è in grado di garantire la continuità indipendentemente dall’impegno diretto degli eredi, garantendo un passaggio inevitabile ed assolutamente indolore. In questo nostro sistema economico, in cui “vige la legge” delle micro e piccole imprese a conduzione familiare, sul passaggio generazionale gravano, oltre agli inevitabili problemi tecnico-organizzativi, anche delle sottilissime questioni emotivo-psicologiche. Molto spesso, infatti, sottostanno alla difficoltà di affrontare il passaggio una serie di atteggiamenti mentali e psicologici che sono difficilmente compresi da chi resta fuori dai meccanismi; per quanto concerne, ad esempio, la pianificazione nella successione da parte del senior giocano un ruolo fondamentale
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L'attaccamento all’impresa. Molto spesso l’imprenditore non riesce ad abbandonare la gestione dell’impresa che ha creato e in cui si identifica;
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La gestione accentrata. Una gestione verticistica, senza la creazione di una struttura manageriale di supporto comporta, nel momento della successione, che l’unica persona in grado di conoscere i meccanismi di governo dell’azienda sia l’imprenditore stesso;
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Le rimozioni totalizzanti ed il timore di invecchiare. La normale e umana paura di invecchiare ed il terrore della morte fanno si che il momento della successione venga rimandato sine die;
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L'impulsività dell’imprenditore. In alcuni casi l’imprenditore quando accetta di lasciare la gestione agli eredi agisce d’impulso e tende a cedere il posto di controllo senza gradualità e in tempi brevi;
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La sottovalutazione degli aspetti del passaggio generazionale. Molto spesso non vengono valutati in misura adeguata i rischi di una successione mal gestita poiché l’imprenditore ha la convinzione che gli eredi continueranno senza problemi la sua attività non considerando che dopo la sua morte molti equilibri cambieranno radicalmente;
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La pianificazione senza condivisione. È una forma di pianificazione accentrata sull’imprenditore senza l’accordo dei soggetti coinvolti. In questo modo il rischio è che si creino incomprensioni e scontri tra eredi.
Per poter superare le difficoltà che a livello psico-sociologico condizionano uno sviluppo sereno della fase di transizione è necessario far capire ai senior l'importanza di una pianificazione condivisa e partecipata da tutti gli attori coinvolti. Il passaggio generazionale è, infatti, un processo complesso da gestire e pianificare in un’ottica strategica di medio e lungo periodo attraverso un piano di consolidamento del potere di delega da parte del senior e di accrescimento delle competenze dell’imprenditore junior.
Dal punto di vista degli Junior, infatti, la gestione del passaggio non è affatto semplice; si trovano a dover conquistare il ruolo di leader all'interno ed all'esterno dell'azienda dimostrando competenze e capacità maturate attraverso un'esperienza diretta e costante in ambito aziendale. I giovani imprenditori sono chiamati a mantenere ed accrescere il vantaggio competitivo d'impresa mantenendo inalterati gli equilibri prima, durante e dopo la delicata fase del passaggio di testimone. Questo richiede indubbie doti manageriali, forte spirito d'iniziativa e molto coraggio. Lo junior deve, infatti, essere in grado di raccordare l'esperienza pregressa (quella tramandatagli dal senior), lo spirito innovativo che gli è proprio e le competenze dei lavoratori più esperti in maniera tale da mantenere ed innalzare il “capitale intellettuale” dell’azienda.
Poiché tutti i giorni siamo chiamati a fare i conti con le problematiche ed i rischi che possono derivare da una mala gestione, a livello familiare ed aziendale, del ricambio generazionale abbiamo stabilito di raggiungere con gli imprenditori senior e junior, attraverso questo progetto, una serie di risultati che nel breve e lungo periodo contribuiranno in maniera determinante alla crescita ed alla salute dell'azienda stessa.
Gli obiettivi del progetto sono:
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Per quanto riguarda gli junior, dotarli degli strumenti necessari per poter accrescere le proprie competenze guadagnando gradualmente la fiducia dei collaboratori interni e del mercato di riferimento; sempre più spesso, infatti, sono le specifiche competenze presenti in azienda che permettono alla stessa di competere con successo. Lo junior deve recepire l'importanza ed attivare il lavoro di gruppo, solo il team, in questa delicatissima fase, può contribuire all'accumulo di conoscenze e competenze utili alla difesa del vantaggio competitivo dell’azienda. Si tratta di condividere il proprio know how con gli altri a vantaggio del benessere nell'ambiente di lavoro e della salute economica dell'impresa stessa.
In Quest'ottica, giocano un ruolo fondamentale anche le associazioni di categoria e tutti gli attori che fungono da contesto di riferimento per le aziende interessate dal passaggio. Ciò di cui si ha maggiore necessità, a questo punto, è una preparazione adeguata di quanti sono tenuti ad aiutare, anche solo dando informazioni o indicazioni, i senior e gli junior che si apprestano a vivere questo delicatissimo momento. È forte la necessità di superare le riserve ed attivare le proprie competenze e le proprie conoscenze spendendo il proprio know how a vantaggio di tutti. Questo nostro progetto ha come obiettivo la formazione di quanti, sensibili al tema possono, con il loro lavoro sensibilizzare, indirizzare, facilitare e sostenere le aziende nel momento del passaggio generazionale.
Nota: GENerazione Imprenditori di Successo....Progetto di formazione proposto da: ENAC MARCHE C.F.P. ISTITUTO CANOSSIANE di Porto San Giorgio in collaborazione con [E-SIMP.net] e CNA interprovinciale ASCOLI PICENO-FERMO"